Andy Cale & The Selfish Cales
Andy Cale & The Selfish Cales 

Alternative Rock Italiano

10

Ritmo Tribale
Mantra

(1994, Blackout)

Nell'apice della loro carriera, i Ritmo Tribale propongono un mischione tra riff Hard Rock e suggestioni Funk. I testi non sono invecchiati al meglio ma rimangono dei piacevoli momenti nel riff-writing.

Voto: 66/100

Irreperibile

 

9

Uzeda
Waters

(1993, A.V. Arts)

Disco sorprendente che centra in pieno il Noise Rock, nella massima atonalità e con un piglio molto internazionale. Prodotto in modo eccellente, farà parlare di sè più all'estero che in Italia.

Voto: 70/100

Irreperibile

 

8

Marlene Kuntz
Il vile

(1996, C.P.I.)

Il disco più "Rock" dei Marlene Kuntz, con qualche scrupolo in più nella produzione confronto all'esordio di "Catartica". Mood alienato e suburbano, chitarre rumoriste e testi metafisici che diventeranno marchio di fabbrica.

Voto: 72/100

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7

Umberto Palazzo e il Santo Niente
La Vita è Facile

(1995, C.P.I.)

Il più Grunge, il più Outsider: scurrile, incarognito, spartano. I Santo Niente sono un po' l'equivalente dei Tad o dei Mudhoney nel Grunge: quelli a cui il mainstream non sorriderà, rimanendo nell'underground (o poco più) con immutata rabbia.

Voto: 75/100

Irreperibile

 

6

Afterhours
Germi

(1995, Mescal)

L'album che segna il passaggio ai testi in Italiano, e le prime glorie della band. Manuel Agnelli si conferma il miglior cantante della scena in un capitolo sì verace, ma anche più omogeneo negli intenti confronto all'osannato "Hai Paura Del Buio?". 

Voto: 76/100

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5

Bluvertigo
Zero

(1999, Mescal)

Ambizioso concept album che conclude la discografia della band, dopo una produzione costosissima e ossessiva. Le influenze si fanno più stratificate del passato, guadagnandone in picchi qualitativi, ma il pubblico lo accoglierà con freddezza.

Voto: 80/100

Irreperibile

 

4

Gianluca Grignani
La Fabbrica Di Plastica

(1996, Mercury)

Stanco di essere solo un idolo per teenagers, Grignani ripone in questo secondo album tutte le sue ambizioni rock con un disco dai suoni spettacolari, molto affini ai primi Radiohead. Il tempo è stato galantuomo con un disco che fu incompreso.

Voto: 80/100

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3

Timoria
Viaggio Senza Vento

(1994, Polydor)

Il capolavoro della band è un concept album su un viaggio, con un grande Francesco Renga alla voce e ottime chitarre. Uno dei lavori più ambiziosi della scena.

Voto: 83/100

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2

Teatro Degli Orrori
Dell'Impero Delle Tenebre

(2007, La Tempesta Dischi)

L'esordio dei Teatro Degli Orrori a fine anni duemila fu un fulmine a ciel sereno. Un disco incendiario, aspro, con una delle più spiccate personalità di tutto il genere. Testi veraci e grande dinamica dei brani.

Voto: 85/100

Irreperibile

 

1

Verdena
Il Suicidio Del Samurai

(2004, Blackout)

Il più fedelmente alternative all'interno della discografia dei Verdena, probabilmente la carriera più rispettata di tutto il rock italiano. Non necessariamente il loro album migliore, ma le poche sovraincisioni e le idee chiarissime rendono quest'album
un manifesto dell'Alternative Italiano.

Voto: 86/100

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