Andy Cale & The Selfish Cales
Andy Cale & The Selfish Cales 

Soul

10

Al Green
I'm Still In Love With You

(1972, Hi)

Sonorità vellutate per questo grande esponente del "Southern Soul", una carriera che a inizio anni settanta si fece molto prolifica e con l'imbarazzo della scelta. L'Hammond dirige la dinamica dei brani con tocco sopraffino.

Voto: 72/100

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9

Smokey Robinson
A quiet Storm

(1975, Motown)

Qui nacque il sottogenere "Quiet Storm", un Soul sussurrato e angelico in voga a fine anni settanta. Smokey Robinson è anche presidente della Motown, qui nel suo apice solista prima di doversi dedicare a tempo pieno nella gestione dell'azienda. Il suo cantato in falsetto, molto androgino, è un marchio di fabbrica.

Voto: 75/100

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8

Four Tops
Reach Out

(1967, Motown)

Il migliore dei gruppi vocali, in un disco a metà tra inediti e cover ma con energia e interpretazione formidabili. Ottimo per esperire il tipico "Motown Sound" degli anni sessanta, comune a molti altri album dell'epoca.

Voto: 78/100

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7

Barry White
Stone Gon'

(1973, Philips)

Il Barry White degli inizi è il Re dei Climax: lunghe introduzioni parlate che poi sfociano in lussuriosi ritornelli, di archi e canto inconfondibile. Brani lunghi e molto vissuti per l'esperienza coitale perfetta.

Voto: 83/100

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6

Donny Hathaway
Extension Of A Man

(1973, Atlantic)

Uno di pochi momenti di lucidità di un artista tormentato dalla malattia mentale. Grande sensibilità compositiva per un disco a cavallo tra Stevie Wonder e Marvin Gaye; purtroppo questo sarà l'ultimo album, a cui seguirà un tragico epilogo. Una

vera gemma nascosta.

Voto: 86/100

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5

Earth, Wind & Fire
That's The Way Of The World

(1975, Columbia)

Uno dei momenti più "Souley" dei Re della dancefloor, progetto istrionico che più di chiunque altro ha saputo immortalare il colore, l'energia, la gioia di vivere degli anni settanta. Cori e armonie spettacolari.

Voto: 87/100

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4

Curtis Mayfield
Superfly

(1972, Curtom)

Il disco più socialmente impegnato della classifica, colonna sonora di un film blaxpoitation che fu in grado di superare per fama il film stesso. Atmosfere notturne e impregnate di funk, con testi schietti sulla vita di strada che saranno cari al futuro Rap.

Voto: 88/100

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3

Isaac Hayes
Hot Buttered Soul

(1969, Stax)

Il più grande arrangiatore Soul, un sound dannatamente all'avanguardia per i tempi che suona attualissimo ancor oggi. Orchestrazione e Funk in un mix lussurioso che ha fatto scuola per molti altri esponenti della scena.

Voto: 90/100

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2

Marvin Gaye
What's Going On

(1971, Motown)

Il più nobile di tutti, una spiritualità e una poetica dai connotati trascendentali. Una tracklist così sinergica da suggerire quasi un concept, con sullo sfondo i problemi sociali dell'epoca a cui Marvin Gaye risponde con spirito angelico. Commovente.

Voto: 98/100

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1

Stevie Wonder
Innervisions

(1973, Motown)

Uno dei più grandi artisti di tutto il novecento, tutte le emozioni umane vengono vissute con una disinvoltura tale

Voto: CENTO CAZZO, CENTO!

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